Joaquín Cortés - Leggere attentamente il foglietto illustrativo


Io non vorrei ripartire con le stagioni di nuovo, argomentando che l’autunno, come in celebri pellicole porti malinconia, cadute di foglie e di marroni.  A dire il vero ragazzi, non sapete quanto vorrei che questo 2020 finisse ora, seduta stante. Che fatica immensa arrivarci in fondo. Credetemi, sono estremamente debitrice a qualcuno lassù  per le iniziative che ho portato avanti, per la felicità che a sprazzi disordinati provo nella mia vita, e anche per tutti i miei progetti, però un concatenamento di sfighe simili non l’ho mai vissuto in 40 anni.
Nella certezza che anche stavolta ce la farò o per lo meno, come sempre, ce la metterò tutta, è un attimo concentrarsi su ciò che veramente conta quando si passa un momento no.
La grossa differenza tra fastidi e problemi me la spiegò qualche tempo fa proprio un’Amica che ha intrapreso con me questa avventura di #Sailorblog.
Ecco, una delle cose ganze della mia vita le Amiche. Le Amiche sono una figata atomica. Io poi che le ho scelte tutte diverse da me in modo da coprire le casistiche fondamentali di analisi di un problema, sono direi tra le persone più fortunate al mondo. Ho quella analitica, quella sensibile, quella motivante e anche quella con tratti maschili radicati, così, quando mi capita un problema da risolvere o un fastidio da attraversare ho tipo un G4 di menti pronte a capire la via di fuga migliore. Mi viene proposta, e io come sempre faccio quello che mi pare ma con analisi e punti di vista autorevolissimi.
In effetti, essendo tutte Donne molto in gamba una casistica non viene spesso sviscerata a dovere per prevederne le mosse. Siamo tutte intelligenti... e con i coglioni facciamo molta fatica. E’ giusto conoscere i propri limiti.

Tornando alla sottile differenza dei due termini sopra, proprio grazie ad una preziosa componente del G4 ad un certo punto della mia vita ho definito come fastidio quanto ci troviamo ad affrontare in un dato momento e che nostro malgrado assorbe energie e denaro talvolta. Problema  invece è qualcosa di risolvibile in modo spesso non facile, o addirittura senza soluzione  e senza la cui soluzione la nostra qualità della vita, il nostro benessere fisico o psicologico cambia in negativo in modo temporaneo o perenne ledendo la nostra tranquillità.

Ecco, in questo anno ho avuto alcuni grossi problemi, alcuni risolti, alcuni in via di elaborazione, e alcuni fastidi.
Un problema è stato senza dubbio affrontare il Covid19 quando ha toccato da molto vicino la mia famiglia nella persona di mio padre.
Un fastidio il danno che io stessa ho fatto alla fiancata della mia auto e che in questo momento sto risolvendo non a costo zero.

Questo è quanto. Dove voglio arrivare? Ve lo spiego subito.

Io stessa, che faccio tanto la "spanizza" a volte elevo fastidi ad un livello di importanza superiore che non meritano. Vi faccio un esempio. Ho recentemente scoperto che un mio formatore in una disciplina che amo molto mi ha bloccata sui social. Ci sono rimasta male.
Ragazzi, è normale che ci sia chi non ci apprezza sia chiaro, anche io ci sono persone che non apprezzo ma in questo caso specifico si parla di una persona che rientra in una fase di formazione di me stessa.
Ebbene, ho lasciato che questa cosa ledesse la mia sicurezza.

Sicurezza che non riesco a tenere ben radicata siccome sono conscia che in moltissimi ambiti sono solo un apprendista in erba e che certe tecniche devono essere forzatamente affinate, studiate, e perfezionate anche in persone più formate di quanto sono io, per cui FIGURIAMOCI in me!!!!
Certe discipline le amo proprio per questo motivo, non si finisce mai di imparare, ed imparare rende tutto più dinamico, e favorisce la crescita ed il cambiamento.
Ho scambiato un semplice fastidio rendendolo un problema. Problema che non avrei dovuto  nemmeno pormi.

Spesso diamo troppo potere alle altre persone, potere di ferirci  dimenticando il vecchio detto popolare che recita: Male non fare,  paura non avere.
Per cui, se si è sé stessi e questo non viene accettato, se nel giudicarci scambiano doti  di mestiere che reputano scarse con qualifiche caratteriali o personali anche se non hanno nulla a che spartire, dobbiamo far si che questa cosa non ci tocchi, non tanto puntando ad erigerci migliori, io di certo non sarò migliore di un mio formatore, in qualsiasi disciplina, piuttosto, consci di quelli che sono i nostri limiti sapere che i passi da fare sono molti  e certe cose sono paragonabili solo a cadute di maroni, con una sola R stavolta, e da molto in alto.
Certo inizialmente fastidiose. Ma che non ci liberino dal riccio che ci contiene per far sentire il nostro sapore dolce, corposo, farinoso…UNICO.

Non siamo per tutti, e come una persona ti tratta non qualifica tanto te. Qualifica chi ha deciso di trattarti così… in ambito social e non.


E non demordete, rompete pure i marroni, che si cuociono meglio e nella padella forata non scoppiano. Occhio solo a calpestarli troppo indossando suole sottili, pungersi è un attimo.
Che è l’equivalente del mio: Le rotture di balle le sopporto, è quando ci ballano sopra il Flamenco alla Joaquín  Cortes che inizio a pensare a come eliminarli fisicamente.

Dalla #Tagliazuckinbergh è tutto.
Alla prossima analisi.



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